Il Partenone visto dai Propilei - Illustrazione da Vedute della Grecia di Edward Dodwell

Il Partenone visto dai Propilei è un'illustrazione tratta dalla raccolta Views in Greece from Drawings pubblicata da Edward Dodwell nel 1821.

Dai Propilei, la vista del Partenone è mozzafiato. Il maestoso tempio, con le sue colonne inondate di sole, si erge fiero sull'Acropoli, a simboleggiare la grandiosità e la perfezione dell'architettura ateniese. È un eterno ricordo dell'età d'oro dell'antica Grecia.

Di seguito è riportata la trascrizione letterale dell'avviso che accompagna questa targa:

Questa veduta è presa dalla sommità del muro settentrionale dei Propilei. Presenta l'aspetto più bello del Partenone, la cui estremità occidentale e il cui fianco settentrionale si ergono maestosi. Questi venerabili resti, sopravvissuti a così tanti secoli, offrono la prova del trionfo di Fidia e Ictino sulle ingiurie del tempo. La grande casa sulla sinistra è la migliore dell'acropoli e appartiene ad Assap-Aga, luogotenente del Disdar.

La montagna in lontananza è il monte Imetto.

Le colonne doriche, visibili immediatamente oltre le porte dei Propilei, compongono il colonnato esastilo di questo edificio. Il muro che si trova tra lo spettatore e il colonnato contiene i cinque portali che conducevano al Partenone; ma tutta questa parte dell'edificio è deturpata dai detriti che si sono accumulati fino a un'altezza di circa diciotto piedi sopra la superficie originale. Questa circostanza è la causa per cui non è stato ancora possibile accertare esattamente le dimensioni delle porte. La più grande è alta circa ventisei piedi e sei pollici e larga circa quattordici pollici alla base, ma diminuisce leggermente verso l'alto. Ci sono solo tre porte delle cinque che sono visibili sopra la superficie del terreno; delle due più piccole solo l'architrave rimane fuori terra. Le due porte a destra e a sinistra della più grande sono alte sei piedi, e le due più piccole circa dodici piedi e mezzo. L'architrave che copre la porta principale o centrale è la più grande massa di marmo pentelico trovata in tutta la Grecia. È lungo ventidue piedi e mezzo, spesso quattro piedi e largo tre piedi e tre pollici. Deve quindi pesare ventidue tonnellate, ovvero quarantaquattromila.

La sezione di colonna visibile sulla destra appartiene al colonnato ionico interno.

La figura, accovacciata e fumante, è il Disdar, o governatore della cittadella. Poiché a volte ci veniva servita la cena sull'acropoli e cenavamo tra le rovine, il Disdar era generalmente solito scoprire il luogo del nostro rifugio e non perdeva mai l'occasione di gustare il liquore proibito e di bere gran parte del nostro vino. La figura che si vede entrare dalla porta è un altro turco della guarnigione. Questo ritratto manifesta sintomi di stupore per aver sorpreso il Disdar in flagrante, mentre beveva un calice di vino, che quest'ultimo ritrasse rapidamente dalle labbra all'avvicinarsi dell'altro turco, ma non abbastanza presto, tuttavia, da non essere notato.